venerdì 12 settembre 2008

Donne in piazza in Swaziland: tra la povertà degli abitanti, e il lusso sfrenato del Re


di Riccardo Rapezzi

Un piccolo regno, un sovrano che sperpera le sue ricchezze in beni futili, una popolazione povera e afflitta da crisi alimentari e gravi malattie. E’ la realtà in cui versa lo Swaziland, nazione dell’Africa del Sud a due passi dal Mozambico. Qui il 60% degli abitanti vive al di sotto della soglia di povertà e circa il 40% degli adulti è affetto da Hiv. Dopo 40 anni di silenzio, i cittadini hanno lanciato i primi segnali di insofferenza. La scorsa settimana, infatti, nella capitale Mbabane si è registrato un fatto insolito: un movimento, in gran parte femminile, è sceso in piazza per manifestare contro lo stile di vita oneroso del sovrano Mswati III mentre il suo regno registra una grave emergenza sanitaria, dovuta alla mancanza di farmaci e medici, e una crisi alimentare causata dall’aumento dei prezzi di riso e farina. Ma la FAO è pronta a intervenire.
Dopo l’indipendenza, la dittatura
Il Re Mswati III è l’ultimo sovrano assoluto del continente africano. I primi segnali di dittatura reale risalgono al 1973, pochi anni dopo la dichiarazione di indipendenza dello Swaziland dalla Gran Bretagna (1968) ad opera di Sobhuza II. Il sovrano sollevava il parlamento dal potere legislativo per placare gli scontri politici scoppiati con l’introduzione della monarchia costituzionale. Con la morte di Sobhuza, il regno passa nelle mani del figlio appena maggiorenne, appunto Mswati, che dopo 20 anni di regno completa l’opera del padre. Nel 2006, infatti, viene promulgata una nuova costituzione che segna l’inizio della monarchia assoluta: il parlamento ora possiede solo poteri consultivi e i partiti politici sono stati sciolti, consentendo solo forme di semplice associazionismo.

Famiglia reale tra lusso e shopping
Oggi, gli unici che traggono beneficio da questa realtà societaria sono, naturalmente, il sovrano e le sue 13 mogli. Mswati III può vantare un patrimonio di oltre 200 milioni di dollari, cifra che lo colloca tra i 15 sovrani più ricchi del mondo e che investe in divertimenti e acquisti. Come la scorsa settimana, quando il Re ha dato vita a una doppia festa da 2,5 milioni di dollari per la celebrazione dei primi 40 anni di indipendenza dalla Gran Bretagna e i suoi 40 anni di età. L’obiettivo è non farsi mancare nulla, e allora ecco la collezione di Bmw, l’acquisto di una Chrysler da collezione del valore di 500.000 dollari e la proprietà della compagnia aerea nazionale che continua a prendere il volo nonostante i pochi imbarchi. Non solo, pochi giorni prima della celebrazione, nove mogli su tredici hanno intrapreso un viaggio in Europa e Medioriente finalizzato esclusivamente allo shopping. Questi i motivi che hanno spinto centinaia di donne (che secondo la tradizione swazi devono chiedere il permesso ai mariti per esprimere le proprie opinioni) a organizzare un corteo di protesta contro i vizi e gli sprechi della famiglia reale. Erano più di mille nelle strade di Mbabane, ma la maggior parte preferisce non manifestare.

La crisi alimentare e l’intervento della FAO
L’emergenza sanitaria non è l’unica piaga che affligge questa piccola comunità africana. Lo Swaziland, da alcuni mesi, è stato colpito anche da una crisi alimentare che sta danneggiando il mercato agricolo. I prezzi di numerosi prodotti di base, come riso e farina, sono aumentati improvvisamente, mettendo i contadini swazi in enormi difficoltà nell’acquisto dei sementi necessari alle coltivazioni. In questo modo, oltre al raccolto, anche cibo e reddito verrebbero a mancare. Il rischio è elevato. Proprio per questo la FAO, in seguito alla visita del Direttore Generale Jacques Diouf in Swaziland, attraverso l’Iniziativa contro l’aumento dei prezzi alimentari darà sostegno ai contadini colpiti dalla crisi. A partire dal 29 settembre, inoltre, si terranno Fiere Commerciali dove i coltivatori potranno trovare sia sementi, sia contatti con i produttori agricoli locali. Finalmente i primi spiragli di luce per un paese in ginocchio che sta tentando di risollevarsi, mentre il suo ricco sovrano fa shopping a Dubai..

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