giovedì 28 agosto 2008

Un tuffo dove l’acqua è più blu


di Maria De Chiara

Si sa, davanti alla legge siamo tutti uguali, ma qualcuno è sempre un po’ più uguale degli altri, specialmente se occupa una delle 4 più importanti cariche istituzionali. Munito di muta e bombole, il Presidente della Camera Gianfranco Fini si stava immergendo a Giannutri, area marina protetta del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Area di costa, quella dei Grottoni, dove è vietata qualsiasi attività, definita dal decreto istitutivo dell’area protetta “zona 1, interdetta a qualsiasi attività che non sia di carattere scientifico”. Immortalato da una foto scattata dai volontari di Legambiente, Fini, attraverso il suo portavoce, ha dovuto ammettere e chiedere scusa. Facile, dopo.


Una zona particolarmente importante per l’ecosistema che custodisce, con una costa a picco, il mare incontaminato e fondali meravigliosi, molto delicata perchè ospita rare specie di uccelli. Legambiente ha denunciato il fatto e scritto una lettera alla direzione del Parco dell’Arcipelago Toscano, Mario Tozzi, per sapere “se l’imbarcazione e i subacquei presenti in quel tratto iperprotetto di mare avessero il necessario nulla-osta del Parco e per quali attività di tipo scientifico e in base a quale progetto di ricerca approvato in precedenza dall'Ente Parco e, in caso contrario, quali eventuali iniziative siano state prese dal Parco per sanzionare l'imbarcazione e i sub nel caso non fossero autorizzati al transito, allo stazionamento e all'immersione in zona 1 a Giannutri”. Dal canto suo il presidente del Parco, Mario Tozzi, sostiene di non essere a conoscenza di alcun permesso rilasciato per potersi immergere in quel tratto di mare, né tantomeno avrebbe acconsentito a chiunque di poterlo fare. “Sono mesi che c’è una forte polemica sui parchi, definiti un poltronificio – sottolinea Umberto Mazzantini, della sezione di Legambiente dell’Arcipelago Toscano – ora abbiamo scoperto che sono anche una piscina per le alte cariche dello Stato”.

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