lunedì 16 giugno 2008

Sei paraplegico, non puoi sposarti

di Costantino Valletta

Con le parole sull'accoglienza e la carità che ancora risuonano nelle orecchie, pronunciate da Benedetto XVI nella visita in Puglia, dispiace doversi occupare di storie come queste. Ancora una volta la Chiesa è riuscita a distinguersi per la totale mancanza di umanità, in questo caso si è deciso di offendere l'amore di due giovani e con esso tantissime persone disabili che ogni giorno lottano per tentare, nonostante tutto, di avere una vita normale. Il vescovo di Viterbo, monsignor Lorenzo Chianelli ha negato il matrimonio a una giovane coppia perché lo sposo ha avuto la pessima idea di avere un incidente che lo ha reso paraplegico e forse non in grado di procreare. I due ragazzi si sono sposati ugualmente con rito civile, ma certo con l’amaro in bocca.


La difesa della Curia

Dopo le polemiche seguite a questa decisione la Curia è stata costretta a diramare un comunicato nel quale si afferma che la scelta è stata fatta con «attenzione e amore», «rispetto e discrezione». Che le «notizie di stampa circa decisioni ecclesiastiche e divieti in ordine alla celebrazione di un matrimonio debbono indubbiamente qualificarsi non solo come infondate, ma anche come un'operazione di sciacallaggio». Che «sono state offerte tutte le motivazioni di una realtà che non dipende né da discrezionalità di giudizio né da intenzionalità dei soggetti». Che «la riservatezza è d'obbligo e la privacy è diritto». Che «tutto è stato fatto nella condivisione sincera della situazione e con ogni attenzione umana e cristiana». Il “non possumus” deriva direttamente dal diritto canonico che lega in maniera inscindibile matrimonio e procreazione. Questo però non ridimensiona la gravità di questo veto, ancora una volta è la Chiesa la prima a discriminare e a mostrarsi insensibile.

L'abitudine alla discriminazione

Le diversità risultano indigeste alle gerarchie ecclesiastiche, di solito succede per gli omosessuali ai quali si impedisce di vedere riconosciuti i propri diritti, ai divorziati ai quali si impedisce di accedere ai sacramenti, alle coppie sterili a cui si è di fatto vietato l’accesso le tecniche di fecondazione assistita,ora è la volta dei paraplegici ai quali si negano le nozze in Chiesa. Come dimenticare i funerali religiosi concessi a un sanguinario dittatore come Pinochet e negati a Piergiorgio Welby reo di non voler più vivere in modo del tutto artificiale fatta di sofferenza.

E’ l’ennesima decisione spietata, difficile da comprendere anche per i credenti, ci si chiede dove sia finita la carità cristiana, si ha la sensazione che la Chiesa sia sempre più lontana dall’umanità vera, dalle difficoltà della vita. Si è colpito l’amore di una coppia che nonostante tutto ha deciso di restare unita, si è ferito un ragazzo che ha già dovuto superare il trauma della perdita dell’uso delle gambe e, probabilmente, quello dell’impotenza. Tutte queste sofferenze si tramutano in colpe, questo atteggiamento verso la disabilità non nasce oggi; la deformità fisica e la disabilità sono state associate al male e al peccato tanto che, nel medioevo, papa Gregorio Magno arrivò ad affermare che «un'anima sana non alberga mai in una dimora malata». Tanti secoli non sono serviti alla Chiesa per superare completamente questi pregiudizi.
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19 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente torna una grande penna. Potevi farlo prima? Come sempre complimenti.
J

Anonimo ha detto...

Concetti come " Amore, comprensione, attenzione al prossimo, carità e tanti altri , basilari nel cocetto di Religione Cristiana vengono eliminati da un comma n°..... è triste.

Anonimo ha detto...

Prima di tutto, complimenti anche da parte mia per il bellissimo articolo, con il quale hai fatto emergere, l'assurdo atteggiamento della Chiesa, di fronte all'amore di due persone. Si! perchè anche se uno dei due è "diversamente abile", non significa che non sia capace di amare. Insomma, la Chiesa, continua ad elargire, attraverso leggi e normative di vario genere, l'anticristo, cioè tutto ciò che non ha a che fare con gli insegnamenti di Cristo. Giovanni XXIII, quando diede inizio ai lavori del Concilio Vaticano II, nel 1967 (quindi 41 anni fa), avva già visto, chiaramente, all'interno della Chiesa, la presenza di questo anticristo. Per questo motivo egli proclamò il Concilio, perchè si arrivasse ad una maggiore secolarizzazione della Chiesa, mettendo (semplicemete) in risalto la Parola di Cristo. Sapeva che se ciò non fosse accaduto, ci sarebbe stato un ritorno al passato. Purtroppo, il ritorno al passato c'è stato e di ciò che il Concilio aveva innovato, non è stato mai applicato. Quindi la Chiesa non è e non sarà(almeno per ora) la "LUMEN GENTIUM"...
Biancarosa

Anonimo ha detto...

Da oggi insieme ai documenti necessari per celebrare il sacramento, portare anche un documento che attesti la fertilità dei futuri sposi.
Per le coppie sposate che hanno scelto di non avere figli, divorzio immediato.
Cambiare il comandamento: Ama il prossimo tuo come te stesso, a patto che sia normalmente abile, etero, e dica almeno 2 volte al giorno il padre nostro.

Amen.


Sara

Anonimo ha detto...

Dai Sara! attenta a non esagerare. Non pensiamo che poi ci sia tutto sto schifo nella Chiesa! Come per tutte le istituzioni, l'istituzione ecclesiastica, è gestita da uomini che, come sappiamo non possiedono l'infallibilità, quindi sono soggetti a fare degli errori. Ma non facciamo di tutta un'erba un fascio.
Biancarosa

Anonimo ha detto...

Al mio corso pre matirmoniale una delle prime riunioni iniziò così OGGI PARLEREMO DELL'IMPORTANZA DEI FIGLI NELLA COPPIA, PERCHE' SIA BEN CHIARO CHE UN MATRIMONIO SENZA FIGLI NON E' UN MATRIMONIO CRISTIANO ecco, una sensazione di vomito così forte non credo di averla mai provata.
La chiesa e chi ne è il rappresentantee dovrebbe essere inserito nella società reale ed evolversi dal medioevo in cui si sono rintanati, pur cercando di sembrare moderni.
Sara

Anonimo ha detto...

@ Biancarosa:Io sono la Sara del 1° commento (la seconda non ero io, anche se sono d'accordo) e non mi sembra di esagerare, visto che esprimendo la mia personlissima opinione non impedisco a nessuno di fare quello che vuole tipo sposarsi. Non faccio di tutta l'erba un fascio, ma non tollero le ipocrisie della Chiesa.

Anonimo ha detto...

nemmeno io le tollero e mi pare di essere stata chiara nel mio commento. Io sono un'insegnante di religione e nel corso della mia vita ho sempre avuto a che fare con figure ecclesiastihe. Pensa che sono cresciuta n una famiglia con un zio prete che tutto era tranne che un buon pastore. Però, con il passare del tempo ho cominciato ad asumere un atteggiamento più critico nei confronti della chiesa e, attraverso l'osservazione attenta e, nello stesso tempo distaccata, ho scoperto che non c'è sempre tutto questo marciume! ma che molto spesso all'interno della istituzion ecclesiastica ci sono person che ti riempiono l'anima e che ti avvicinano a Cristo. In quanto alla Sara che ha avuto questo brutto impatto durante la preparazione matrimoniale, posso dire che è stata sfortunata! Io ho fatto una tesi sull'amore coniugale, seguendo i testi di Giovanni Paolo II e ho tenuto un corso matrimoniale a dieci coppie. Che bella esperienza! Ti garantiso che il matrimonio cristiano si bsa sull'amore e non sul numero di fgli o sulla volontà o meno di averne. Ragazzi! guardiamo oltre e non ci soffermiamo solo su queste cose negative. Comunque, grazie ancora per questo articolo!
Biancarosa

Anonimo ha detto...

La chiesa cattolica, con in testa il suo rappresentante, specula sul dolore, sulla paura e sul senso di colpa da circa 2000 anni (annetto più annetto meno). Non mi meraviglio se ogni tanto si palesano queste contraddizioni. E' come quando tutti sanno una cosa ma nessuno ha il coraggio di dirla. La chiesa è razzista, sessuofoba, omofoba, xenofoba e si difende contro tutti coloro che sono diversi e soprattutto politicamente coinvolta dalla testa ai piedi. E ogni tanto riconosce pure di esserlo (come a Viterbo).

Anonimo ha detto...

Se parli della tua esperienza personale! mi dispiace che tu abbia avuto questa esperienza negativa con la chiesa e, ti assicuro, che non ti biasimo!
Ma bada bene che nel corso della storia, anche tanti regimi politici sono stati, come la chiesa, e ti assicuro che la vera novità consiste nel superare tali barriere e crearsi un coscienza, sia politica che religiosa, consci di ciò che di negativo sussiste, senza però puntare il dito continuamente e stare lì a piangersi addosso con atti di accusa che sono controproducenti per lo sviluppo. Noi dobbiamo avere comunque memoria storica e dobbiamo cercare di prendere il buono da ogni cosa, se vogliamo riprenderci una digità politica che ormai abbiamo perduto. Quindi...Riflessione e non accusa!
Biancarosa

Anonimo ha detto...

Poveri alunni.

Anonimo ha detto...

Ed è qui che ti sbagli! chiunque tu sia! io con i miei alunni ho un rapporto straordinario, perchè li aiuto a trovare una loro coscienza religiosa. Non impongo nulla,perchè non son una bigotta...Povero te che hai letto i miei commenti e non hai capito niente!
Biancarosa

Anonimo ha detto...

@ Biancarosa: "Ti garantiso che il matrimonio cristiano si basa sull'amore e non sul numero di fgli o sulla volontà o meno di averne."
Ok, allora ho capito male, i gay si possono unire in matrimonio, no?

Io sono d'accordo con te che nelle Chiesa ci siano persone validissime, che ho avuto il piacere di incontrare nel corso della mia vita. I frati di Sant'Antimo, i francescani ad Assisi ed alcuni Salesiani nella mia parrocchia.
Nonostante queste persone slendide mi sono distaccata dalla Chiesa, perchè proprio questa, e non la religione, è troppo vecchia e bigotta su troppi argomenti. Siamo nel 2008.

Grazie comunque per la chiaccherata, e grazie a Costantino per il bellissimo articolo. :)

La Sara del primo commento

Anonimo ha detto...

Come laica ti posso assicurare che sono favorevolissima al matrimonio tra gay. Ma in tutte le tradizioni religiose, come ben sai, alla base ci sono le Sacre Scritture e, nella Bibbia, si parla chiaramente del matrimonio tra uomo e donna, sugellato sin dalla crazione. Quindi, non si può snaturare una religione che, deve garantire la fedeltà alle Scritture. Questo è un altro argoment che, esula dalla giusta riflesione che ha fatto Costantino.
Biancarosa

Anonimo ha detto...

Ho sempre pensato che il matirmonio cristiano si basasse sull'amore. non è certo un prete con la sua chiusura mentale a farmi cambiare idea. Noi eravamo 15coppie e io sembravo l'unica schifata da quella affermazione, gli altri non facevano altro che annuire. Io non lo so se lo voglio un figlio, ma non credo che questa chiusura mentale faccia bene alla chiesa, non credo che questo sia il modo giusto per dimostrare la famosa apertura mentale.
Mi piacerebbe parlare di mia sfortuna, ma la possibilità che io sia stata sfortunata è pari alla tua di essere stata fortunata col tuo corso. Purtroppo.

Sara 2

Anonimo ha detto...

mi sento molto severa con questa chiesa. Sono una divorziata e come tale non ho accesso ai sacramenti, Quindi forse non mi spetta parlarne. O forse si? Ma sono certa che una persona di rigore morale e alto profilo religioso come il cardinal Martini questo tipo di scelte non le avrebbe ne' fatte ne' giustificate. Questa chiesa che mette in piazza macabre messe in scena (riesumazioni) e lucra su ogni cosa (hotel lussuosi da vecchi conventi dove le suore invece di ssistere orfani, anziani, malati o persone sofferenti in genere fanno le cameriere e le pulizie gratis........!!!) Questa chiesa non assomiglia in nulla e per nulla ai vangeli a cui si rifa' e al messaggio del suo fondatore.
Che la chiesa non sia solo questo e' ovvio nel mio messaggio (cardinal Martini ma anche Don Milani o i preti "d'assalto" che si occupano giornalmente della sofferenza altrui a proprio rischio, ma anche alcuni parroci illuminati e certe generose suorine) Ma e bene dire con forza che a comandare in questa chiesa sono questi squallidi individui e solo questi avanzano nelle gerarchie, il che non dovrebbe essere un problema perche' chi sceglie la chiesa non dovrebbe farlo con mire arrampicatrici, ma il fatto e' che questi comandano a quelli ed e' la loro musica che si sente entrando in chiesa ora. Se critichiamo e' perche' ci importa e questo e' significativo. Nessuno voglia paragonare la chiesa a regimi politici e con questo giustificarla ... la chiesa e' altro e oltre. Quando non lo e' non ha senso di esistere. Non e' questo lo spirito di Giovanni XXIII con cui sono cresciuta.. Quando ci manca il buon pastore che si mette l'agnello debole sulle spalle .. questa e' un'industria retta con manageriale noncuranza per le persone e l'amore che e' uno dei comandamenti principali : amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato.... non mi pare che ci sia scritto "a meno che non siate paraplepigici"!

Anonimo ha detto...

Fantastico come la religione apra sempre interminabili dibattiti, anche fra gente che la pensa allo stesso modo su tutto!
Ma di cosa state parlando ancora? Mi sembrate dei gatti che inseguono la propria coda giusto per uscire dalla propria mediocrità. Siamo persone libere di pensare, un po' di meno di parlare, per niente di fare. Quindi almeno godetevi il silenzio. Parlate come se aveste scoperto oggi che i preti si masturbano, che i gay si possono amare, che gesù scopava, che la madonna non poteva partorire suo figlio dal naso per mantenere la sua verginità, che la terra gira intorno al sole e che una bestemmia non ti butta all'inferno. Allora? Per che cosa vi state indignando? Che cosa vi fa meravigliare a tal punto da balzare dalle vostre scomode sedie?
Trito e ritrito.

Anonimo ha detto...

Bravo. Vai da Scalfari che ti dà il biscottino laico, poi cuccia però.

Anonimo ha detto...

Una tagliente ironia! Secca e brutale. Ottimo essere umano, amico mio, anche se con troppi riferimenti al di là della tua persona.