domenica 20 aprile 2008

Veltroni tentato dall’idea del governo ombra

di Roberto Scalia


Le elezioni sono state archiviate e ora mentre Silvio Berlusconi ascolta i “suggerimenti” della Lega Nord di Umberto Bossi per la scelta dei Ministri, Walter Veltroni prepara un Governo Ombra, o come lui stesso ha dichiarato uno “Shadow Cabinet”.

Il giorno dopo la sconfitta elettorale, il segretario del Partito Democratico ha dichiarato in conferenza stampa che l’opposizione creerà un esecutivo non ufficiale che avrà tanti ministri quanti saranno quelli del governo Berlusconi e che “su ogni questione “, sarà aperta con la maggioranza una dialettica in stile europeo.


I precedenti


L’idea del governo ombra nasce in Gran Bretagna e da li si diffonde in tutte le ex colonie britanniche, fino ad arrivare in sistemi bipartitici o bipolari, mentre In Italia la formula fu usata, ma senza riconoscimento di status nei regolamenti parlamentari, dal Pci di Achille Occhetto. Nel luglio 1989, in occasione della crisi del governo De Mita conclusa con la formazione del sesto governo Andreotti, Occhetto rispose con la formazione di un governo parallelo, chiamato a contrapporsi alla maggioranza di pentapartito. Di quel governo d’ombra faceva parte anche Giorgio Napolitano, attuale Presidente della Repubblica, che rivestiva il ruolo di responsabile della politica estera.


Le reazioni alla proposta


Questa forma di opposizione ha già scatenato repliche e controrepliche, come è normale nella politica italiana e se dall’Udc Tabacci afferma “non condivido lo schema anglosassone del governo ombra lanciato da Veltroni, mantenendo un'opposizione distinta - spiega - impediremo al bipolarismo di diventare bipartitismo. Berlusconi vorrebbe un solo interlocutore, ma questo per noi e' antidemocratico”. “Di Pietro sostiene di aver saputo dai giornali del governo ombra e afferma che non avvierà collaborazioni con l'Udc se tra i ministri ci sara' Cuffaro. L'Idv chiede quindi un incontro urgente con Veltroni e il Pd. Naturalmente in un sistema democratico la prima forma di controllo della maggioranza viene fatta dall’opposizione e se l’idea di Veltroni è quella di garantire a tutti i cittadini la chiarezza e il controllo delle azioni del governo, allora ben venga questa proposta. Intanto di sicuro la sinistra non deve dimenticare che deve ritrovare se stessa e i suoi valori, e tutto il suo elettorato perso in questa tornata elettorale.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il governo ombra si può fare quando ci sono tutte le forze che hanno partecipato alla competizione elettorale. Ma, visto che manca la sinista, non vedo l'utilità di un goveno che non garatirebbe la trasparenza. Adesso Veltroni deve fare l'opposizione con le forze che ha a disposizione, cercando di recuperare terreno, mantenendo anche dei buoni rpporti con le segreterie territoriali, visto che non so se sai che il sindaco De Luca, con molta probabilità passerà con la lega. Questo è preoccupante, per una città come Salerno che da sempre è stata sinistra. C'è sempre il rovescio dela medaglia in tutte le cose e, adesso bisogna agire per la ricostruzione. Bianca

Anonimo ha detto...

Si deve ricostruire la sinistra, non c'è dubbio, però sono del parere che un governo ombra, fatto per davvero, potrebbe essere di certo utile.

Anonimo ha detto...

I SOGNI SON DESIDERI....Penso che ancora non avete ancorato bene i piedi per tera!! Bianca