venerdì 18 aprile 2008

Ipotesi di Governo: poche facce nuove e molti ritorni


di Flavio Cavaliere
Silvio Berlusconi ha dichiarato espressamente che per il momento non intende rivelare i nomi dei ministri che faranno parte del suo governo. Molte però sono le indiscrezioni, le polemiche e gli scontri, in particolare con la Lega Nord, che forte dell’exploit elettorale ora può alzare la voce: un leit motiv che risentiremo spesso. Dal partito di Bossi arriva un nuovo avvertimento: “la Lega non scenderà più a Roma per partecipare a vertici inutili”, e d’ora in poi parlerà solo con Silvio Berlusconi. Al premier, Bossi chiede di prendere “decisioni rapidissime” e nel “più breve tempo possibile”. Il segnale è chiaro: il Carroccio vuole che la partita sui posti si chiuda subito, e con il massimo profitto.

Partendo dalle più alte, e ambitissime, cariche istituzionali, alla Presidenza della Camera è sicuro che andrà Gianfranco Fini, mentre al Senato le chance sono divise tra Renato Schifani e Giuseppe Pisanu. Se come Vicepremier è certo l’incarico a Gianni Letta e Umberto Bossi, rimane aperta la partita per il Ministero dell’Interno, dove c’è un forte ballottaggio, tra Gianni Letta, fedelissimo di Silvio Berlusconi, e Roberto Maroni, uomo vicino alla Lega, visto di buon occhio da Bossi, soprattutto per quanto concerne il tema dell’immigrazione. Nei governi berlusconiani II e III, Maroni aveva già ricoperto gli incarichi di Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali(Welfare). Per il Ministero degli Esteri, sembra in vantaggio Franco Frattini, vicepresidente della Commissione Europea, responsabile per giustizia, libertà e sicurezza, anche se rimane in corsa Roberto Formigoni, che potrebbe perfino restare presidente della Lombardia.


Alla Giustizia, concorrono Roberto Castelli, Guardasigilli dal 2001 al 2006, e Giulia Buongiorno, una delle “promesse” del Pdl, nota per aver fatto parte del collegio di difesa di Giulio Andreotti. Alla Difesa sembra certo il debutto per la prima volta da ministro di Ignazio la Russa, facente parte del partito di Alleanza Nazionale, che avrà un altro rappresentante alle infrastrutture con Altero Matteoli. Complicato il capitolo Welfare: ballottaggio tra Maroni e Gianni Alemanno, per quest’ultimo tutto dipenderà dall’esito delle elezioni di sindaco di Roma. All’Economia scontato il ritorno di Giulio Tremonti, mentre all’Istruzione, sembra prevalere Sandro Bondi, candidato al Senato della Repubblica nella regione Toscana nelle liste del Popolo della Libertà.






Per il posto di Ministro della Salute si fa il nome di Maurizio Lupi, consigliere della regione Piemonte, ed assessore sotto la giunta di Gabriele Alberini, mentre per la Famiglia, al momento spicca la posizione di Mara Carfagna, parlamentare uscente, ex soubrette ormai definitivamente passata alla politica e responsabile delle donne di Forza Italia. Un’altra donna, conosciuta per essere stata tra i più giovani ministri della storia della Repubblica, Stefania Prestigiacomo, è pronta ad occupare la sedia di responsabile delle Politiche Comunitarie. Per l’Agricoltura in vantaggio è Adriana Poli Bortone, ex sindaco di Lecce, ricordata per aver partecipato attivamente ai lavori parlamentari ed aver affrontato alcune tematiche importanti tra cui la questione del Kosovo. Rapporti con il Parlamento: la voce più insistente riguarda Elio Vito, capogruppo di Forza Italia, mentre ai Beni Culturali è in corsa Paolo Bonaiuti, giornalista, vicepresidente della Commissione Parlamentare per l’Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bondi alla Pubblica Istruzione e Bonaiuti ai Beni culturali? Non c'è fine al peggio!

Giupp! ha detto...

Pensavo che con Mastella come Ministro della Giustizia fossimo arrivati al max, invece c'è di peggio...

Anonimo ha detto...

Bondi all'istruzione? Ma io avevo sentito anche il nome della Prestigiacomo!! Cambio mestiere!

Anonimo ha detto...

Jimmi il fenomeno: Beni culturali;
Carfagna o Pietro Pacciani: Famiglia;
Borghezio: Integrazione;
Orsetto Knutt: Esteri;
Papa Ratzinger: Interni;

per ora si sanno per certi solo questi

JJ

Unknown ha detto...

Non c'è fine al peggio ? Certo il popolo ha votato chiaramente per queste persone, quindi ritiene che quegli altri sarebbero stati peggio. Il giudizio popolare è sacro per ogni democratico. Il popolo ha sempre ragione, diceva Marx.

Anonimo ha detto...

@ giupp: e noi che ci lamentavamo...

@crazyhorse: Marx non conosceva Bondi.

Simone Conte