di Serena Rosticci
In un contesto politico come quelo italiano, che lascia poco spazio e pochi vantaggi alle donne, ecco emergere la figura di Vanda Raco, candidata all'VIII Municipio del Comune di Roma per il Popolo della Libertà. La sua parola d’ordine è “concretezza”, perché crede fermamente nella determinazione e nella risolutezza che le donne possiedono quando si trovano a dover superare i problemi. Abbiamo quindi deciso di intervistarla, per andare a conoscere quali sono i desideri, le speranze e i progetti di una donna che ha deciso di muovere i suoi passi nella politica italiana.
Qual'è la sua storia politica? Come è arrivata a questa candidatura?
Sono circa 10 anni che milito nel movimento di Forza Italia, sono la dirigente per l'VIII Municipio di Azzurro Donna, un movimento interno a Forza Italia composto da sole donne. Ho sempre svolto attività politica, interessandomi di cosa accade nel mio Paese ma soprattutto di cosa accade nel mio territorio.
Donne e politica. Secondo lei per lei sarà più difficile o più facile rispetto ad un uomo? E quanto peso riveste il suo essere donna nella contesa elettorale?
Ho deciso come Donna di condidarmi in quanto credo fermamente che le donne siano più determinate e dirette quando devono risolvere i problemi. Ma non mi faccio illusioni, il fatto di essere donna non mi porta alcun vantaggio, anzi si parla tanto di quote rosa ma basta guardare la lista di qualsiasi partito, per vedere che questo non è vero.
Di chi crede che sia la colpa di questa situazione?
La colpa non è solo degli uomini che non ci inseriscono, ma anche delle donne, che veramente in poche si interessano della vita politica e questo mi dispiace molto in quanto sprecano una grande occasione. Purtroppo il politico è stato sempre pensato come un ruolo prettamente maschile, ma questo non è vero, poiché tanti lavori ormai li svolgono sia uomini che donne.
Per la sua campagna elettorale che cosa prevede?
Più che un programma elettorale specifico vorrei essere utile e mettermi a disposizione della popolazione, senza false promesse e instaurando un rapporto di fiducia e stima prima di tentare la via del politico. Ripeto la parola d'ordine, che credo poi sia quello che interessa alla gente, sarà “concretezza”. Il mio essere donna significa anche un'attenzione spiccata per le altre donne del municipio ed è proprio in questa direzione che vorrei proporre più spazi ed importanza per le loro, ma anche più nidi per i loro figli e più aiuti per gli anziani, che spesso finiscono a gravare proprio sulle donne.
Donne e politica. Secondo lei per lei sarà più difficile o più facile rispetto ad un uomo? E quanto peso riveste il suo essere donna nella contesa elettorale?
Ho deciso come Donna di condidarmi in quanto credo fermamente che le donne siano più determinate e dirette quando devono risolvere i problemi. Ma non mi faccio illusioni, il fatto di essere donna non mi porta alcun vantaggio, anzi si parla tanto di quote rosa ma basta guardare la lista di qualsiasi partito, per vedere che questo non è vero.
Di chi crede che sia la colpa di questa situazione?
La colpa non è solo degli uomini che non ci inseriscono, ma anche delle donne, che veramente in poche si interessano della vita politica e questo mi dispiace molto in quanto sprecano una grande occasione. Purtroppo il politico è stato sempre pensato come un ruolo prettamente maschile, ma questo non è vero, poiché tanti lavori ormai li svolgono sia uomini che donne.
Per la sua campagna elettorale che cosa prevede?
Più che un programma elettorale specifico vorrei essere utile e mettermi a disposizione della popolazione, senza false promesse e instaurando un rapporto di fiducia e stima prima di tentare la via del politico. Ripeto la parola d'ordine, che credo poi sia quello che interessa alla gente, sarà “concretezza”. Il mio essere donna significa anche un'attenzione spiccata per le altre donne del municipio ed è proprio in questa direzione che vorrei proporre più spazi ed importanza per le loro, ma anche più nidi per i loro figli e più aiuti per gli anziani, che spesso finiscono a gravare proprio sulle donne.
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