venerdì 25 aprile 2008

Il Papa si scaglia contro la 194


di Dario Abballe

Come spesso accade quando il tema è quello della vita, le parole del Vaticano fanno discutere. Dall’aula delle Benedizioni il Pontefice ha tuonato nuovamente inveendo contro la legge 194; svilimento della vita e del valore della famiglia, questo in sintesi il pensiero di Benedetto XVI. Un attacco duro, diretto ad una controversa legge per alcuni manifesto di libertà e di un diritto acquisito dell’uomo, per altri una palese violazione della vita stessa
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Le Parole del Pontefice
Ovviamente a favore di quest’ultima corrente, Ratzinger ha condannato apertamente un decreto che a Suo giudizio “non solo non ha risolto i problemi che affliggono molte donne e non pochi nuclei familiari, ma ha aperto una ulteriore ferita nelle nostre società, già purtroppo gravate da profonde sofferenze”. Il monito del Santo Padre, che cade non a caso a trent’anni dalla legalizzazione della legge sull’aborto in Italia, ha definito più difficile difendere il diritto alla vita, perché negli ultimi tre decenni si è formata una mentalità a giudizio dell’individuo, e non della collettività o di qualche istituzione guida, causando un “progressivo svilimento della vita e un minor rispetto per la stessa persona umana, valore questo che sta alla base di ogni civile convivenza, al di là della fede che si professa”. Nell’udienza odierna Benedetto XVI non si è espresso solamente in toni di critica distruttiva, anzi: il Papa ha colto l’occasione per offrire il suo appoggio e la sua vicinanza e quindi della Chiesa, in favore della famiglia: “molte e complesse sono le cause che conducono a decisioni dolorose come l’aborto; per questo è necessario unire gli sforzi affinché le diverse Istituzioni pongano di nuovo al centro della loro azione la difesa della vita umana e l’attenzione prioritaria alla famiglia, nel cui alveo la vita nasce e si sviluppa. Occorre aiutare con ogni strumento legislativo la famiglia”.

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