sabato 8 marzo 2008

Spagna: un voto macchiato di sangue innocente


di Salvatore Scirè

A soli due giorni dalle elezioni spagnole, la tensione si è alzata notevolmente dopo l’uccisione dell’ex consigliere comunale socialista di Mondragon Isaias Carrasco. Il Ministro della difesa Josè Alonso accusa l’Eta del nuovo “crimine bestiale” Tre colpi di pistola fra gli occhi davanti a moglie e figlia hanno riportato un clima di tensione popolare molto alta, mentre la politica invoca il coraggio per guardare ancora avanti e non piegarsi davanti la nuova e cruenta manifestazione terroristica. Il leader Zapatero, subito dopo aver appreso la notizia, ha sospeso la campagna elettorale, lasciando Malaga e tornando a Madrid. Tutto il mondo politico spagnolo si stringe intorno alla nuova minaccia e alla famiglia di Carrasco. Dopo i fatti del 30 dicembre 2006 all’aereoporto Barajas di Madrid, le tensioni sono tornate a livelli molto alti, e la prospettiva di una tregua si fa sempre più lontana.


Paese basco e libertà

Euskadi Ta Askatasuna nasce negli anni sessanta come organizzazione di rivendicazione dell’indipendenza dei Paesi Bachi del nord della Spagna e del Sud della Francia. Gli obbiettivi sono quasi sempre istituzionali e gli attentati rivendicati con post scriptum. Nel 2001 è stato sciolto Batasuna, il partito che affiancava l’organizzazione dopo che la stessa è stata dichiarata terroristica dall’Unione Europea. L’Eta ha basi molto solide, continua tuttora a finanziarsi soprattutto con le estorsioni nei confronti degli imprenditori baschi.

Attacco globale

Il nuovo attacco terroristico dell’Eta colpisce due obbiettivi importanti. Il primo è naturalmente interno, visto che la Spagna è alle soglie dell’elezione del nuovo premier, che probabilmente sarà ancora Zapatero. L’attentato incute timore fra la popolazione e viene definita da Alonso come una minaccia alla democrazia. Il secondo obiettivo è internazionale. La questione kosovara ha portato l’attenzione mondiale verso il pericolo di altre questioni irrisolte, specialmente in Europa, che potrebbero portare ad altre crisi. L’Eta ha scelto il momento di maggior attenzione statale e internazionale per rialzare la tensione e riproporre la loro questione su scala globale

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