venerdì 14 marzo 2008

Lettera aperta a Silvio Berlsuconi

di Simone Conte

Signor Berlusconi,
è bello che nella vita non si finisca mai di stupirsi. La sorpresa, l’inatteso, sono il sale della nostra esistenza, e Lei questo sale non ce lo farà mai mancare. Perché è certamente una sorpresa, un evento inatteso ed imprevisto che un uomo della Sua esperienza, del Suo successo, della Sua età, ancora non abbia compreso alcune dinamiche che reggono le fondamenta della comunicazione, come ad esempio il fatto che alcune cose si pensano ma non si dicono. Ieri, durante un telegiornale, a chi le ha sollevato il problema della precarietà, ha risposto di sposare suo figlio, o un milionario come lui. Affermazioni di questo tipo non sono uno scherzo, non possono essere identificate come la boutade di un momento. Sono parole che rivelano un sistema molto particolare di valori personali.
Non penso che il Suo spin doctor sia stato felice di quella uscita, non penso che facesse parte di una strategia, la soluzione che Lei ha indicato è scaturita dalla Sua parte più genuina, dal Suo spirito guascone, dall’imprenditore rampante.

Perché al problema della difficoltà economica Lei non ha offerto come soluzione un lavoro, la normalità: Lei ha offerto la ricchezza, un milionario. Quello che Lei non capisce è che la precarietà non è soltanto un problema economico, lo stipendio ci serve per pagare le bollette, ma non è solo il conto in banca a rendere completa una persona. Mi rendo conto che per una persona che nella vita ha sempre perseguito l’obiettivo di incrementare il proprio patrimonio, questo non sia un discorso semplice da comprendere, ma Le assicuro, c’è dell’altro.
Io faccio parte di quell’esercito di precari che come me dopo il suo illuminante consiglio deve avere esclamato: “Come ho fatto a non pensarci prima?”.

A 24 anni e con una carriera giornalistica che promette bene le mie ambizioni non sono quelle che Lei pensa di conoscere. Io non voglio sposare un ereditiera, non voglio la sua ricchezza: voglio un contratto, voglio sollevare completamente i miei genitori dal mio sostentamento. Per parlare in un linguaggio che, sono certo, Le sarà più chiaro: voglio 1200 euro al mese, avrei fatto cifra tonda, ma purtroppo 1000 non bastano più per condurre una vita che sia dignitosamente appagante. Voglio esercitare la mia professione con costanza e sacrificio, ma con serenità, senza l’ansia di dovermene inventare un'altra il mese prossimo perché in uno dei giornali sui quali scrivo non ci sarà più posto per me. Io amo il mio lavoro, altrimenti non si spiegherebbe perché continui a farlo essendo pagato a volte 8 euro lordi ad articolo, questo tipo di passione una figlia di milionari non la capirebbe, quindi La ringrazio dell’offerta, ma può tenersela.

Signor Berlsuconi, sono certo che se per caso dovesse leggere queste righe mi inquadrerebbe subito nella figura di un giovane elettore di centrosinistra complottista e giustizialista, nemico giurato della Libertà e di altri valori dei quali ha arbitrariamente deciso di farsi portatore. Questa è miopia, e queste diottrie, per un uomo della Sua età, sono difficili da recuperare. Lei non conosce e non capisce il paese che pretende di governare, ed è per questo che non avrà il mio voto.

7 commenti:

Max ha detto...

Berlusconi, con la sua insulsaggine sulla precarietà, forse riuscirà a convincere tutti i precari delusi dal centrosinistra ad andare a votare. Io ne conosco almeno uno, che fino a ieri diceva "PD e PDL? Son tutti uguali". Dopo la nuova soluzione berlusconiana al precariato, il mio amico, precario, ha detto: ora si che vado a votare.
Dove non può Veltroni, può Berlusconi. Mobilitare l'elettorato. Degli altri.

Anonimo ha detto...

lo sai bene come la penso, sul simpatico e giovane silvio...quindi nn aggiungo altro. roberto s.

Anonimo ha detto...

Silvio ti prego continua...forse non farai bene al mio fegato, ma posso sacrifivare qualche mal di stomaco per dei voti in più dalla'altra parte.

sar8

Anonimo ha detto...

Ora come ora non c'è alternativa alle idee del pdl. Il pd non è ancora in grado di governare il paese e l'unica scelta è il pdl, per dare almeno un po di stabilità al paese. Elettori votate PDL.

Antonio ha detto...

Berlusconi ha chiarito il giorno dopo che la sua era solo una boutade e noi non l'avevamo capito. Così come non abbiamo capito che non è vero che ha detto che vuole rimettere lo scalone alle pensioni (l'ha chiarito il giorno dopo). E non era vero che per mesi aveva parlato di spallata al governo... E poi e poi...
Io penso che lui davvero non si renda conto che gli italiani non sono tutti la fotocopia di Bondi e Guzzanti (padre).
Almeno questo negli ultimi due anni ci è stato risparmiato (ma la vedo di nuovo nera per i prossimi cinque)

00n ha detto...

@max: il fatto che sia Berlusconi a motivare l'elettorato di centrosinistra la dice lunga sui leader di centrosinistra.

@ roberto: si, lo so :)

@ sar8: stomaco, fegato, pancreas, cuore ed altri simpatici organi, ormai sono roba sua. ci vuole il maloox per questa campagna elettorale

@ elettore PDL: dire che non c'è alternativa alle idee del Pdl mi sembra un affermazione precipitosa. Ma soprattutto mi manca un passaggio del tuo ragionamento: su quali elementi basi il fatto che il Pd non sia pronto per governare? Lo dici perchè è un partito nuovo? Lo è anche il Pdl se è per questo, spiegati meglio se ne hai voglia.

@antonio: il presunto fraintendimento ormai è una costante della comunicazione di Berlusconi. Ne inanella una dopo l'altra, e di fatto monopolizza gli spazi, nell'ultima settimana Veltroni è praticamente sparito grazie a: un programma strappato, un fascista pentito come ciarrapico, e una battuta miserabile sul pèrecariato. Per una settimana Berlusconi ha fatto parlare di sè senza dire nulla sui contenuti: it's agenda setting baby.

Simone Conte

Anonimo ha detto...

Spero che ci siano tanti e tanti ragazzi in linea con i tuoi pensieri!!!
Aggiungo, da 44enne, che ho molti amici "coetanei" precari pure loro... ma già "sposati", chissà, a loro Berlusconi cosa consiglierebbe?.......
Sonia - Bologna -