di Daniele Zandonà
In una campagna elettorale all'insegna del nuovo, o di ciò che si vorrebbe far passare per tale, ecco presentarsi col PdL un volto nuovo per la politica ma sicuramente non sconosciuto: Luca Barbareschi, protagonista di un botta e risposta con Piroso in “Niente di personale”.
Una discussione pacata
E' stato il savoir faire dell'animale da palcoscenico, la sicurezza di chi è abituato a stare di fronte alla telecamera, a fare da contraltare allo stile professionale ma ficcante di Piroso. Le domande del giornalista hanno analizzato vari momenti e dichiarazioni di un uomo finora estraneo alla politica come professione ma non nelle amicizie e nelle opinioni. Dalle frequentazioni socialiste dei tempi di mani pulite, alle attuali appartenenze di partito con chi che all'epoca fu un convinto giustizialista, Barbareschi ha risposto con sicurezza, anche quando certe dichiarazioni mostravano una non totale coerenza nel corso degli anni. Come esser stato fino a poco tempo fa tra i promotori del referendum per cambiare la stessa legge elettorale con la quale ora si presenta; scelta motivata dall'attore come “un tentativo di essere presente nel palazzo per cambiare qualcosa dall'interno”. Forse la coerenza non è al massimo livello neanche nel candidarsi col partito di chi questa legge l'ha voluta e sostenuta fino ad ora, ma la presenza scenica di Barbareschi sembra in grado di minimizzare anche questa volta.
Volti nuovi in attesa
Una discussione pacata
E' stato il savoir faire dell'animale da palcoscenico, la sicurezza di chi è abituato a stare di fronte alla telecamera, a fare da contraltare allo stile professionale ma ficcante di Piroso. Le domande del giornalista hanno analizzato vari momenti e dichiarazioni di un uomo finora estraneo alla politica come professione ma non nelle amicizie e nelle opinioni. Dalle frequentazioni socialiste dei tempi di mani pulite, alle attuali appartenenze di partito con chi che all'epoca fu un convinto giustizialista, Barbareschi ha risposto con sicurezza, anche quando certe dichiarazioni mostravano una non totale coerenza nel corso degli anni. Come esser stato fino a poco tempo fa tra i promotori del referendum per cambiare la stessa legge elettorale con la quale ora si presenta; scelta motivata dall'attore come “un tentativo di essere presente nel palazzo per cambiare qualcosa dall'interno”. Forse la coerenza non è al massimo livello neanche nel candidarsi col partito di chi questa legge l'ha voluta e sostenuta fino ad ora, ma la presenza scenica di Barbareschi sembra in grado di minimizzare anche questa volta.
Volti nuovi in attesa
D'altro canto non è una novità che tra le candidature di Berlusconi ci siano personaggi dalla forte immagine, quando non direttamente appartenenti al mondo dello spettacolo, come in questo caso. Immagini che molto spesso portano voti. Ma, molto meno sotto gli occhi del pubblico, questo gioco finisce per danneggiare qualcuno, anche dalla stessa parte. Complice l'attuale legge elettorale, i partiti hanno avuto mano libera nel comporre le liste. Ed ecco che Barbareschi si trova, per sua stessa definizione “piovuto dall'alto” nella lista della sardegna per il PdL, assieme ad altri politici già conosciuti. Cosa che però ha scontentato i giovani di Forza Italia sardi che speravano nell'inserimento di qualche volto veramente nuovo. Ma sembra che anche in questa campagna all'insegna del nuovo, la lista d'attesa per i giovani sia ancora lunga
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