sabato 16 febbraio 2008

Un divorzio annunciato

di Salvatore Scirè

E’ confermato: Pierferdinando Casini e l’Udc, correranno da soli durante le prossime elezioni. Lo ha annunciato lo stesso ex Presidente della Camera dei Deputati a Mestre, con l’appoggio degli applausi dei militanti del partito. Casini ha ribadito il rifiuto ad entrare nel Pdl di Silvio Berlusconi poiché non è disposto a rinunciare allo storico simbolo e agli ideali ad esso collegati: l’Udc vuole ancora una sua connotazione identitaria, ribadisce la volontà di portare avanti tematiche caratterizzanti come le questioni cattoliche e della famiglia. Casini anticipa una campagna elettorale dialogica con il popolo, dialogo che sarà di responsabilità per tentare la grande impresa.

Attacco diretto

Oltre a rifiutare l’idea del Grande Partito di centrodestra, Casini ha attaccato sia Berlusconi che la sua nuova creatura, definendo senza mezzi termini il PDL una nuova formazione populista e demagoga. Ha lanciato la sfida alla presidenza, rinnovando il rifiuto di entrare nell’ ”Arca di Noè” che può comprare i marchi e non le idee, ed ha terminato ricordando a Berlsuconi che in Italia non tutti sono in vendita.

La strategia

Spesso in politica le notizie non sono tali, vengono accentuati piccoli spostamenti o ingigantite dichiarazioni rialasciate a mezza bocca. Stavolta la notizia c’è: in queste elezioni Casini passerà da gregario di una coalizione a protagonista. La strategia è chiara, attaccare i propri avversari, seguendo magari l’esempio del Cavaliere, e rincorrere la scia di novità, lasciata dal PD, della individualizzazione del partito, e del ritorno alle tematiche valoriali.

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