lunedì 14 gennaio 2008

Ultimi scambi sulla riforma elettorale


di Michela Truncellito


"Non potremmo trattare con forze politiche che mettessero in atto una decisione criminale come il disegno di legge Gentiloni: non ci sarebbe nessuna possibilità di dialogo con chi agisse in questo modo", queste le parole di Berlusconi in collegamento telefonico con 'Neveazzurra'. Nel corso della serata il suo portavoce ha corretto la gaffe: "Con una ondata di dichiarazioni -afferma Bonaiuti - stanno cercando di collegare la disponibilità sulla legge elettorale, manifestata già da tempo dal presidente Berlusconi, al progetto anti-Mediaset del ministro Gentiloni, che rimane sì un obbrobrio giuridico e un'operazione distruttiva, ma che mai nessuno ha tirato né tirerà in ballo in questo tentativo di dare al nostro paese un sistema di voto ampiamente condiviso".Dal canto suo Walter Veltroni in un’ intervista al “Corriere della Sera” s’interroga: “La domanda che mi faccio e’: si puo’ riscrivere la legge elettorale senza Berlusconi, senza il partito che con il nostro e’ il piu’ grande d’Italia? Non si puo’”. In seguito, stamattina è arrivata la smentita di Berlsuconi, che ha escluso di aver mai collegato i due temi.

I tempi e le proposte

Per novità salienti bisognerà comunque aspettare Martedì, quando prenderà il via la discussione sul testo presentato in Commissione Affari Costituzionali del Senato. L'obiettivo è quello di avvicinare il più possibile la bozza Bianco al sistema tedesco.
I punti cardine sono i seguenti: cambiare subito il sistema di voto al Senato; votare in una sola scheda sia i collegi uninominali che quelli proporzionali; non prevedere il premio di maggioranza al partito vincitore; prevedere il collegio unico nazionale, il riconteggio dei resti su base nazionale sul principio "una testa, un voto, un seggio".
Tante sono le dichiarazioni rilasciate dai vari schieramenti politici, tra stampa e telegiornali, si assiste ad un continuum di botte e risposte che aumentano il disorientamento che già da tempo il cittadino medio prova di fronte alle questioni politiche. Ogni partito tenta di portare avanti il sistema elettorale che lo privilegi, o che lo penalizzi meno degli altri, ma a lungo andare esiste il rischio che la nuova legge elettorale venga approvata nell'indifferenza di una larga parte dell'opinione pubblica.

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