mercoledì 4 giugno 2008

Nazirock: come sdoganare la svastica e i saluti romani


di Dario Abballe e Serena Rosticci

Negli ultimi giorni Roma è stata protagonista di diversi episodi di violenza: dai fatti del Pigneto a quelli della Sapienza, dove un gruppo di giovani di estrema destra ha attaccato alcuni studenti mentre cercavano di coprire i manifesti che pubblicizzavano un dibattito sulle foibe, presieduto da Roberto Fiore. Prendendo spunto da questi avvenimenti, che hanno visto coinvolti esponenti di Forza Nuova, abbiamo deciso di vedere e analizzare “Nazirock: come sdoganare la svastica e i saluti romani”, il documentario di Claudio Lazzaro. Il lavoro è incentrato sulla nascita dei nuovi gruppi di estrema destra: un viaggio all’interno delle sedi di partito, convegni, conferenze e concerti, dove la vita di un nuovo movimento riesce a riallacciarsi direttamente al passato.

Il documentario
Il film dell’ex giornalista del Corriere della Sera si presenta come un documentario inedito su come l’ideologia fascista stia pian piano riaffermandosi, soprattutto tra i giovanissimi. Questi sembrano infatti rappresentare “terreno fertile” per la formazione del pensiero politico estremista, facendo spesso leva sull’ignoranza storica che in molti hanno dimostrato. “Lo sai che anche qui a Roma sono stati prelevati gli ebrei dalle loro case e portati sui carri piombati, sui treni?” “No. Non lo sapevo.” Così ha risposto un ragazzo di 18 anni al massimo; tatuaggio di Mussolini sul polpaccio mostrato con orgoglio durante la manifestazione di Forza Nuova a Roma, ma che alle domande del regista mostra evidenti lacune storiche. Questo è uno dei casi presentati nel documentario, ma non l’unico, in cui si palesa la mancanza di cognizione storica (che definire revisionismo è un eufemismo) da parte dei ragazzi.
Nel film vengono mostrati, inoltre, alcuni interventi di esponenti molto conosciuti negli ambienti di estrema destra: Andrea Insabato, attivista di Forza Nuova ed esecutore dell’attentato al Manifesto nel 2000; Luca Romagnoli, segretario della Fiamma Tricolore, e Martin Avaro, federale di Forza Nuova per Roma est, che ha partecipato fra l’altro agli scontri con gli studenti alla Sapienza pochi giorni fa. Tutti i personaggi presentati nel film sono accomunati da un’idea revisionista della storia: ascoltando infatti anche ragazzi facenti parte di band musicali come gli “Hobbit” e i “Legittima Offesa” si evince la convinzione in base alla quale il 70% degli avvenimenti storici, in quanto raccontati dai vincitori, sarebbero falsi.

In favore della libera informazione
Dopo gli impedimenti e le varie diffide scagliate da Forza Nuova, in particolare da Roberto Fiore, mercoledì scorso, alle 20 e 30, il film è stato presentato alla Garbatella, storico quartiere capitolino. E’ stato lo stesso regista a dare inizio alla serata presentando il suo lavoro e dando origine ad un dibattito a cui hanno preso parte anche il giornalista de “il Manifesto” Guido Caldiron, il circolo culturale Mauro Mieli e l’ associazione “madri per Roma città aperta”.
Una serata a favore del diritto d’informazione che ha veicolato quei valori di uguaglianza e libertà che in questo momento sembrano venire dimenticati troppo spesso.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

SI SI CONTINUATE A SCRIVERE STE CAZZATE, SIAMO TUTTI IGNORANTI E NESSUNO DI NOI LO SA CHE SONO MORTI GLI EBREI, MA NON VI VIENE IN MENTE CHE C è CHI LO SA E GLI STA BENE COSì?
KIKKODUX90

Anonimo ha detto...

ciao kikko,
se un giornalista ti fa una domanda specifica su un evento storico mondiale e "banale" dove i più non sanno rispondere, mi viene istintivo pensare che in quelle mancate risposte ci sia un velo d'ignoranza.
Ciao Daddo

Anonimo ha detto...

Credo fermamente che gente come kikkodux90 (bel nick) dovrebbe cogliere al volo l'occasione che l'amico Daddo gli offre. Fare leva sulla propria ignoranza storica potrebbe essere l'unica giustificazione ad una mancanza totale di umanità, civiltà, intelligenza, capacità logica e coerenza. Vorrei tanto essere fascista anch'io e venire a toglierti la possibilità di manifestare le coglionate che pensi, a toglierti la famiglia e il pane. Mancanza di democrazia? Certamente. Ma non è questo che pensate? Poi ci risentiremo quando sarai con il culo per terra e mi racconterai, amico mio, come si sta bene sotto regime fascista. DUX MEA LUX.

MageoVa
:P

p.s. forse in Italia dovrebbero elevare la maggior età a 25 anni.

Anonimo ha detto...

Non solo dovrebero elevare la maggior età a 25 anni, ma permettere alle persone di recarsi alle urne, solodopo aver superato un esame di eduazione civica e di storia.
Biancarosa

Anonimo ha detto...

La cosa più difficile da accettare del commento di kikkodux90, è proprio quel 90. Se a 18 anni sei così a 30 che fai?

Anonimo ha detto...

per chi è interessato domani all'università di roma tor vergata facoltà di lettere, in solidarietà all'attacco fascista ai ragazzi della sapienza verà proiettato il film-documentario.

J

Anonimo ha detto...

pienamente d'accordo con l'ignoranza delle giovani leve che si affacciano sul mondo politico senza alcuna conoscenza storica. Che siano di destra o di sinistra.
Sono invece più critico rispetto all'impostazione del pezzo che va a contestare "l'attacco fascista" senza soffermarsi sulla violenta contestazione dei collettivi contro il preside. Dei venti polizziotti necessari a scortare il docente, dei calci alle porte, delle minacce verbali non ne parla proprio nessuno. Più che contestazione mi sembra un evidente episodio di inciviltà... Poca oggettività.

Anonimo ha detto...

si parla tanto di ignoranza...
ho una domanda di storia per voi:
nei vostri libri, che di sicuro avrete studiato approfonditamente, avete mai incontrato le parole lenin e stalin?