di Valeria Mencarelli
Sulla scia degli scandali sessuali che hanno animato la politica americana nelle ultime settimane, dopo il governatore di New York e il sindaco di Detroit, anche il grigio clima elettorale italiano si macchia di rosso. A subire le conseguenze della curiosità della blogosfera è stato Andrea Verde, candidato del Popolo delle Libertà per la ripartizione Europea e residente in Francia da ormai 15 anni.
Tutto ha inizio quando il quotidiano Sole 24ore dedica al politico un piccolo trafiletto, in cui rivela ai lettori il suo passato di produttore e regista di film a luci rosse. Fin qui, nulla di male. Se non che, per il popolo di Internet, l’occasione è troppo ghiotta per non poter essere sfruttata. Il nome del candidato inizia ad essere cercato su Google, e risulta, su alcuni siti francesi, come autore legato alla produzione di alcuni film dal titolo quanto meno equivoco, con uno fra tutti che invece di dubbi non ne lascia: Sotto il vestito la sorca. Ma chi è abituato ad informarsi attraverso la rete sa bene dove andare a cercare, ed oltre a questi, iniziano a circolare, su vari blog, alcune foto di Verde in atteggiamenti a inequivocabili.
Tutto ha inizio quando il quotidiano Sole 24ore dedica al politico un piccolo trafiletto, in cui rivela ai lettori il suo passato di produttore e regista di film a luci rosse. Fin qui, nulla di male. Se non che, per il popolo di Internet, l’occasione è troppo ghiotta per non poter essere sfruttata. Il nome del candidato inizia ad essere cercato su Google, e risulta, su alcuni siti francesi, come autore legato alla produzione di alcuni film dal titolo quanto meno equivoco, con uno fra tutti che invece di dubbi non ne lascia: Sotto il vestito la sorca. Ma chi è abituato ad informarsi attraverso la rete sa bene dove andare a cercare, ed oltre a questi, iniziano a circolare, su vari blog, alcune foto di Verde in atteggiamenti a inequivocabili.
Il classico walzer delle smentite
Il candidato del Pdl tenta varie smentite, dapprima con una lettera pubblicata sul Sole 24ore, ed in seguito con una serie di interventi sul blog Universi Paralleli, il più attivo nella vicenda insieme a SuperZeta e Wittgenstein. Verde sostiene, nella lettera, di non essere mai stato produttore, né regista, di film per adulti, e di aver svolto, all’interno della società che distribuiva tali film, la Unimat, esclusivamente un’attività di contabile. Ma, scongiurato il rischio di un’omonimia, ecco spuntare una foto che alimenta i dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni del candidato, una foto che lo ritrae al festival pornografico “Venus Paris” mentre stringe sorridente, tra attrici seminude ed altri personaggi, un premio appena vinto dalla società per cui lavorava. Ma quale società avrebbe mandato un semplice contabile a ritirare un così bel premio? Invitato dagli utenti del forum a ulteriori chiarimenti, Verde ripete di aver sì firmato un contratto con la Unimat sotto la qualifica di addetto contabile, ma -aggiunge- “in una piccola azienda ci si occupa un po' di tutto”. E nello stesso intervento tiene a precisare che egli ha fatto della solidarietà un valore molto importante nella sua vita.
Le contraddizioni
Nel frattempo continuano a proliferare foto e film che lo vedono protagonista e continua il botta e risposta tra le due parti sui siti web. Una persona non può essere giudicata esclusivamente dal proprio passato, e sicuramente l’implicazione nel mondo della pornografia non esclude una candidatura politica. Ciò che gli viene contestato dagli utenti in rete è piuttosto il suo ergersi a difensore dei valori cristiani e a protettore della cultura italiana all’estero. Che sia in buone mani o no, lo decideranno gli elettori.
1 commento:
siete bravi, forza ragazzi stef
www.comunicazionepolitica.splinder.com
ps x il link va benissimo
se lo volete lo inserisco anche io
cmq di cosa vi occupate? bstef
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