domenica 30 marzo 2008

L'iceberg riporta il global warming nei tg: per quanto?


di Flavio Cavaliere e Simone Conte

Come spesso accade per i grandi temi fondamentali, l'evento particolare suscita scalpore e fa in modo che per qualche giorno si parli del processo generale: così dopo tanto tempo si è ritornati ad affrontare il problema del temuto riscaldamento del pianeta. C’è chi invita ad evitare allarmismi e chi, come molti illustri esperti, dichiara di aver già calcolato e previsto tutto ciò, ma in tempi sicuramenti più lunghi di quanto sta accadendo. Sul piano dell'informazione, il cittadino (ormai lo spettatore) rimane inesorabilmente spiazzato, posto tra due opinioni che pretendono di essere fondate su criteri scientifici, che, senza un'intermediazione critica del giornalista finiscono spesso per annullarsi a vicenda.

L'effetto del riscaldamento


Un segno preoccupante dell’avvenuto cambiamento climatico arriva dall’Antartide, precisamente dalla parte sud-occidentale, dove un iceberg di dimensioni gigantesche, 41 chilometri di lunghezza e 2,5 di larghezza si è staccato nella zona detta «Wilkins Ice Shelf». Le immagini satellitari hanno mostrato che l’enorme massa ha cominciato a muoversi alla fine di febbraio, facendo prevedere che i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale possano disintegrare in tempi più rapidi del previsto l’intera area, che misura una superficie di quasi 13 mila chilometri quadrati. Dell'evento hanno dato notizia dagli Stati Uniti gli scienziati del «National Snow and Ice Data Center» di Boulder, in Colorado, precisando che il fenomeno dovesse verificarsi tra quindici anni. Gli studiosi americani hanno sottolineato l'eccezionalità dell'evento, spiegando che il blocco era attaccato all'Antartide da 1500 anni e hanno dimostrato come in quelle zone le temperature si siano alzate di mezzo grado ogni dieci anni.

La superficialità dei media

Per fortuna nell’emisfero meridionale l’estate sta volgendo al termine e i distacchi dovrebbero essere finiti. Ma il pericolo si ripresenterà l’anno prossimo, visto che le temperature si stanno innalzando tanto da lasciar presupporre nuovi distacchi ai primi caldi. Quando accadrà, il global warming sarà di nuovo in cima all'agenda setting, per qualche giorno: poi ci saranno sicuramente argomenti più interessanti, e troupe di telegiornali da mandare in qualche festa vip.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Preoccupiamoci di quanto accade alla Terra perchè il riscaldamento porterà i ghiacci a sciogliersi e, di conseguenza, a far innalzare il livello del mare.

Non succederà come in "The day after tomorrow" ma saranno i Nostri figli a doversi preoccupare veramente.

Doc