giovedì 21 febbraio 2008

I disabili e la cultura - Articolo 3


di Costantino Valletta


Un diritto che viene sostanzialmente negato ai disabili è quello alla cultura. Avere una patologia che danneggia l’uso delle braccia non deve impedirci di poter leggere un libro, dobbiamo essere messi in condizione di poter continuare a leggere, il computer consente di farlo. Sarebbe giusto poterlo fare liberamente senza che questo comporti violazioni del diritto d’autore. L’auspicio è quello di costituire biblioteche virtuali da cui poterli scaricare in modo da poter continuare a coltivare la propria libertà intellettuale. Le condizioni fisiche non devono essere più un limite per accedere alla cultura, essa concorre in modo determinante alla formazione e allo sviluppo della personalità, a mantenere sempre vivo il senso critico di una persona. In molti casi tra i disabili questo diritto viene conculcato. I limiti fisici devono smettere di trasformarsi in limiti intellettuali, la mente rimane libera e autonoma dal corpo , in questo modo ci permette di continuare a progredire intellettualmente.


Il problema della comunicazione


Comunicare è una delle facoltà che rende la vita degna di essere vissuta, la libertà d’espressione rende tale una democrazia ed è un diritto inviolabile . Le persone colpite da malattie neuromuscolari (come la Sla e la Distrofia muscolare) perdono l’uso della parola, per fortuna la tecnologia consente di poter superare questo ostacolo. Bisogna rimuovere tutti gli impedimenti burocratici che limitano la diffusione dei software di sintetizzazione vocale. Poter esprimere chiaramente la propria volontà deve cessare di essere intesa come una concessione, e diventare di fatto una libertà.

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