venerdì 25 gennaio 2008

Cosa resta di una crisi

di Simone Conte




























Quelli che ieri sera erano in una culla, o in una pancia, o ancora nei sogni dei genitori, un giorno ci chiederanno delle spiegazioni per tutto questo. Ci chiederanno il perché delle corna, dello spumante, della mortadella, di quelle bandiere nere, e quando non sapremo dare risposte ci giudicheranno. Prepariamoci a quegli sguardi, ce li saremo meritati.

5 commenti:

Kappa ha detto...

La maggior parte di quelli che ieri sera erano in una culla, o in una pancia, o ancora nei sogni dei genitori saranno ancora più invischiati nel disegno capitalista e non sapranno neanche delle corna, dello spumante, della mortadella, di quelle bandiere nere.
Una minoranza ci chiederà il perché delle corna, dello spumante, della mortadella, di quelle bandiere nere. Ma saranno derisi e indicati come nostalgici.

00n ha detto...

Lo scenario che prospetti è tristemente realistico, rischiamo davvero il tracollo completo del senso dello Stato, del rispetto delle opinioni altrui. La domanda "cosa fare?" non trova risposta, e questo fa male.
S.C.

AnniDiPiombo ha detto...

per il momento il perchè di tutto questo...se lo chiedono gli altri paesi dell'europa...e rideranno.
Rideranno tanto. "ma guarda che paese è l'italia! " si diranno...
Mentre a noi...resterà solo tanta nostalgia per gli anni di piombo...quando si discuteva e si combatteva nelle piazze per diritti sociali..E i salotti televisivi non esistevano neanche...

00n ha detto...

Oggi l'Europa ci guarda come si guarda il fratello minore che ha messo in imbarazzo tutta la famiglia, spero vivamente che non arrivi il giorno in cui ci chiederà di andare via da casa.
Per quanto riguarda gli anni di piombo la questione è spinosa: quante vite vale un fermento politico? Non lo so.

dissident ha detto...

Non bastava la monnezza e la discarica... ora ci si mette anche Barbato!!!
Non me la volete proprio far vendere piu' la casa...