venerdì 19 dicembre 2008

Cicala o formica? Ritratto dell’italiano medio in tempo di crisi economica

di Alessio Liverziani


Crollano gli investimenti, calano i consumi, l’Italia è ufficialmente in recessione tecnica. Ma nel vivo della crisi economica l’italiano medio non riesce a rinunciare ai suoi ‘vizietti’.
Si acquistano meno automobili e vestiti, niente più ristorante, ma non si può fare a meno dell’hi-tech, dei prodotti per la persona e della settimana bianca. Boom anche del Superenalotto, segno che la speranza è l’ultima a morire.



I numeri della crisi
L'Istat conferma la sua stima preliminare: l'Italia è in recessione tecnica. Il prodotto interno lordo italiano nel terzo trimestre dell'anno è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del terzo trimestre del 2007. Si tratta del secondo trimestre consecutivo con crescita in negativo (-0,4% nel secondo trimestre 2008). E' il dato peggiore dal 1998.
E allora vediamo come si orientano gli italiani in questo periodo di vacche magre. L'indicatore dei consumi di Confcommercio relativo al mese di ottobre registra una nuova flessione nei consumi, l’ottava consecutiva che chiude i primi 10 mesi dell’anno con un calo generalizzato pari al 2,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Si ridimensiona, dunque, la spesa delle famiglie e cambiano di conseguenza le abitudini d’acquisto, ma in modo a dir poco anomalo.





Cala la domanda di beni e servizi
Per i beni si registra un -3,1% nel mese di ottobre, mentre per i servizi solo una modesta crescita dello 0,7%, anche se, in media, nei primi dieci mesi del 2008 la domanda rivolta al comparto dei servizi registra una flessione dello 0,6% a fronte del +2,3% del 2007. Analogo peggioramento è registrato anche per la domanda di beni (-2,7% a fronte del +0,8% per il 2007). Particolarmente accentuata anche la flessione della domanda di beni e servizi per la mobilità (-13,8%), soprattutto nel settore dell'auto e del trasporto aereo. Pesante, infine, il calo negli alimentari e tabacchi: le quantità di consumi nel settore, a ottobre, hanno registrato una flessione del 2,8% e del 3,5% nei primi dieci mesi del 2008.





Cresce la spesa per lo svago
Interrompendo una tendenza che durava da mesi, invece, la domanda di beni e servizi ricreativi registra un aumento del 2,4% dovuto principalmente alla forte crescita della spesa per lotterie e giochi a premi, in particolare del Superenalotto, per il quale gli italiani hanno speso circa il 230% in più rispetto alla media mensile degli ultimi due anni. Prioritari, nonostante la crisi, restano poi i telefonini e i computer di ultima generazione: la domanda relativa ai prodotti hi-tech si è confermata la componente più dinamica della spesa delle famiglie, con una variazione del +6,6%. Ma finiscono nel carrello della spesa anche creme e prodotti di bellezza, con un aumento delle quantità vendute (+2,3% in termini tendenziali) determinato prevalentemente dalla domanda di prodotti farmaceutici. E come se non bastasse la Confesercenti registra un aumento delle prenotazioni per le vacanze natalzie: quest’anno si metteranno in viaggio circa 15 milioni di persone, due milioni in più rispetto al 2007.

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